info@gabrielegiacopinoofficial.it


facebook
instagram
tiktok
youtube

Gabry Giacopino Official© 2025 (YouTube Channel, author & TravelBlog)  info@gabrielegiacopinoofficial.it

Informativa sulla PrivacyInformativa Legale

43cb70902a05d91d224931f87bcf7d05a92e5633

Malta! Come è cambiata negli anni!

6af16dd64aa37e8bc6f57e9df986656f7329a94e.jpeg

La mia storia con Malta inizia quasi per caso, quando ero ancora un ragazzino di terza superiore e, per la prima volta, ho avuto l’opportunità di viaggiare all’estero con la scuola per un corso di inglese che sarebbe durato una sola settimana. Ricordo perfettamente la sensazione di “essere piccolo” in un’isola che allora mi sembrava immensa, diversa e quasi esotica: tutto era nuovo, dalle strade alle abitudini delle persone, e ogni cosa mi sembrava un’avventura.

Nonostante la giovane età e la poca esperienza, Malta mi ha subito conquistato, soprattutto per la sua energia e la sua doppia anima: di giorno una città solare, accogliente, fatta di spiagge e angoli da esplorare, e di notte una vera capitale della festa, dove sembrava che nessuno avesse davvero voglia di andare a dormire.

 

Quello che mi ha colpito di più, negli anni, è stata la straordinaria trasformazione che l’isola ha vissuto. Ricordo che la mia prima volta lì il cibo era probabilmente il punto debole dell’esperienza: trovare qualcosa di buono da mangiare era una sfida, e il caffè “espresso” era quasi una leggenda urbana, mentre quello americano regnava incontrastato ovunque.
Ma, anno dopo anno, tornando a Malta, ho visto l’isola cambiare, crescere e migliorare. Sono arrivati tantissimi ristoranti italiani, il caffè espresso ha iniziato a comparire in ogni angolo, e la cucina è diventata sempre più varia e di qualità, a tal punto che oggi non è raro mangiare meglio che in alcune città italiane.

 

Anche la vita notturna ha avuto un’evoluzione incredibile: Paceville, il quartiere simbolo del divertimento, si è trasformato da zona di locali “per pochi” a una vera capitale della movida europea, con club e discoteche che attirano ragazzi e ragazze da tutto il mondo. Proprio per questo motivo, negli anni, ho cominciato a definire Malta come “la piccola Ibiza”, un’isola dove la voglia di divertirsi, di conoscere gente nuova e di vivere esperienze sempre diverse non sembra esaurirsi mai.

 

Guardando indietro, mi rendo conto che Malta è cresciuta insieme a me, cambiando passo dopo passo e lasciando un segno indelebile nei miei ricordi di viaggio. È un’isola che ha saputo adattarsi ai tempi, rinnovarsi e diventare ogni volta un po’ più “grande”, senza perdere quell’energia speciale che la rende unica e irresistibile.

 

Beh il cambio più drastico è negativo fu dopo il Covid, al riguardo ti invito a leggere il mio articolo dedicato!

My relationship with Malta began almost by chance, back when I was still a teenager in high school. For the very first time, I had the chance to travel abroad with my class for a one-week English course. I can still remember that feeling of being “so small” in a place that seemed huge, different, and almost exotic to my young eyes: everything was new, from the streets to the local customs, and each day felt like an adventure.
Even with my little experience and youthful shyness, Malta immediately won me over—especially because of its energy and its double soul: during the day, a sunlit, welcoming island full of beaches and hidden corners, and at night, a real party capital, where it seemed like no one ever wanted to go to sleep.

What impressed me most over the years has been the incredible transformation the island has undergone. I clearly remember that during my first trip, food was probably the weakest part of the whole experience: finding something good to eat was a real challenge, and “espresso coffee” was little more than a rumor—American coffee ruled everywhere.
But as I kept returning to Malta year after year, I watched the island grow, change, and improve. Italian restaurants began to appear everywhere, espresso became a common sight, and the local cuisine became more varied and higher in quality—so much so that now, it’s not unusual to eat even better than in some Italian cities.

The nightlife, too, went through an incredible evolution: Paceville, the heart of Maltese fun, transformed from a small local district to a true European nightlife capital, with clubs and discos drawing young people from all over the world. For this reason, over the years, I started calling Malta “the little Ibiza”—an island where the desire to have fun, meet new people, and live new experiences never seems to run out.

Looking back, I realize Malta has grown up with me, changing step by step and leaving an indelible mark on my travel memories. It’s an island that has learned how to adapt, to reinvent itself, and every time feels a little “bigger,” without ever losing that unique, irresistible energy that makes it so special.

Gabry Giacopino Official© 2025 (YouTube Channel, author & TravelBlog)  info@gabrielegiacopinoofficial.it

Informativa sulla PrivacyInformativa Legale